Carta moneta anziché buoni pasto
A proposito di possibili risparmi di spesa, di semplificazione della burocrazia, di eliminazione di passaggi intermedi superflui ed onerosi,
a nessuno viene in mente di eliminare i buoni pasto, almeno nella Pubblica Amministrazione?
Perché non versare direttamente al dipendente la cifra nominale corrispondente al buono, magari disponendo al tempo stesso che sulle cifre corrisposte a questo titolo la tassazione dovrà essere corrisposta in maniera separata, nella misura ed alle condizioni attualmente previste per i buoni pasto.
Si potrebbero così eliminare i costi per la stampa, la gestione, la distribuzione, l'attribuzione degli appalti ecc., relativi ai buoni pasto.
E' possibile che questo possa comportare la chiusura di alcune imprese specializzate nel settore, ma in fondo si potrebbero riallocare le risorse in maniera più produttiva, analogamente a quanto si asserisce di voler fare con il pubblico impiego (v. ad esempio
la chiusura di tutte le sedi periferche del Ministero dell'Economia e Finanze).
Il fatto che queste Aziende maneggino enormi quantità di denaro, ridistribuendo quanto viene ad esse versato così come potrebbe fare una banca, non dovrebbe costituire un ostacolo alla realizzazione del progetto.
O no?
Almeno in teoria, i buoni dovrebbero garantire un prezzo del pasto inferiore
RispondiElimina