
L’amministrazione pubblica, però, può essere efficiente anche senza essere produttiva, al contrario, può divenire tanto più efficiente quanto meglio riesce ad esercitare un’attività parassitaria, un’attività che può diventare addirittura nociva, soprattutto per i soggetti più deboli. Stiamo parlando della gestione pubblica delle lotterie, dei giochi d’azzardo, di quella fabbrica di sogni che attrae soprattutto gli strati meno abbienti della popolazione e che provoca dipendenza patologica più spesso di quanto non si creda. Eppure il bilancio del nostro Stato ci conta sempre di più sulle entrate legate a giochi e scommesse.
Per come stanno andando le cose, sembrerebbe che gli investimenti per il nostro futuro siano fondati sempre di più sull’impoverimento della già povera gente, praticamente plagiata al punto da indurla perfino ad auto-tassarsi con il gratta e vinci.
Non possiamo fare a meno di sperare, nonostante tutto, che siano le realtà come quella di Tocco da Casauria a proliferare in Italia e a farla crescere. Certi esempi vanno diffusi anche per alimentare questa speranza, perché siano in molti a tentare di concretizzarla.
Link attinenti:
Il New York Times loda Tocco da Casauria per la sua energia rinnovabile
Tocco da Casauria su fuoricontesto.blogspot.com
Il gioco d’azzardo in Italia tra monopolio e ipocrisia
I numeri del gioco d’azzardo in Italia
La dipendenza da gioco d'azzardo (gambling)
Tre mozioni sul gioco d’azzardo
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