La notizia del taglio di 300.000 dipendenti pubblici, ovviamente fa scalpore. Neppure tanto provocatoria se si pensa che è il banale risultato del blocco delle assunzioni, a fronte del normale esodo pensionistico.
Il problema si trova altrove, almeno per noi che parliamo di contatto burocratico.Per dirne una, pensate ad esempio a quanto sono affogati di lavoroi tribunali e a quanto impieghi una causa civile nel nostro Paese ad arrivare a conclusione. Che tipo di contatto potrà mai percepire in questo caso il povero cittadino.
Si dirà: ma il Ministro dice pure che agirà sulla mobilità e comunque ha ridotto l'assenteismo.
Per quanto riguarda la mobilità, è di questi giorni un luminoso esempio.
Stanno chiudendo gli uffici periferici del Tesoro, dilapidando preziose risorse soprattutto dal punto di vista della professionalità, per gestire meglio i giochi (gli impiegati andranno ai Monopoli per affrontare la valanga del superenalotto e gratta e vinci!).
Contatto burocratico in periferia, almeno per questo aspetto, azzerato, con buona pace dell'utenza (o del cliente come si usa adesso purtroppo dire).
Che poi l'assenteismo sia calato, è tutto da vedere. I dati non sono così evidenti e comunque la malattia facile era già un ricordo di anni passati e non ad esclusivo appannaggio del dipendente pubblico.
La sgradevole sensazione è la solita: che si nasconde, sotto gli annunci di stampa, lo smantellamento pezzo a pezzo del settore pubblico ... poi chi avrà più risorse (ricchezza?) sopravviverà.
Link correlati:
1. PA, Brunetta: “300mila dipendenti in meno entro il 2013″
2. Forum su finanzaonline.com
3. The dark side of hwupgrade forum
4. Da "Leggo Italia"
5. Da "Il fatto quotidiano"
6. Dal blog di Beppe Grillo
7. Dall'agenzia Reuters: PA, Brunetta: 300.000 occupati in meno in 2008-2013 (-8,4%):
Se gli altri lo sanno fare meglio, perché quel tipo di lavoro lo deve fare per forza il pubblico, che oltretutto è pure più caro?
RispondiEliminaIl problema è proprio questo: non è vero che i privati sanno lavorare meglio dei pubblici, specialmente se lavorano a progetto per ditte che hanno preso gli appalti in outsourcing, appalti di cui nessuno controlla i risultati e chiede il pagamento di penali. Così al cittadino restano solo il danno per un lavoro fatto male e la beffa di vederselo rifilare come esempio di efficienza!
RispondiElimina